INTERVENTO, SUBITO!!!

Nella grande diatriba dell’avvenente guerra, desidero il conflitto, lo glorifico! La sola igiene del mondo, manifestazione di forza di progresso, di velocità, di dinamismo! Per questo mi oppongo al Passatismo, ai critici pedanti a al neutralismo perché il conflitto  è l’unica occasione per rigenerare la società.
“La guerra attuale è il più bel poema futurista apparso finora: esso segnò appunto l’irrompere della guerra nell’arte” dice il maestro Marinetti! Solo cosi si può impedire il processo di disgregazione sociale e guarire la nazione dalle cancrene, oltre a ripristinare e legittimare gli istinti più profondi dell’ uomo in vista della purificazione che “il caldo bagno di sangue nero” arrecherà agendo come un benefico farmaco per la società e gli individui.




E’ facile capire quanto l’abito sia, a ragione, considerato come elemento fondamentale nella veicolazione del nostro messaggio anticonformista





Balla, Vestito antineutrale
L'umanità si vestì sempre di quiete, di paura, di cautela o d'indecisione, portò sempre il lutto, o il piviale, o il mantello. Il corpo dell'uomo fu sempre diminuito da sfumature e da tinte neutre, avvilito dal nero, soffocato da cinture, imprigionato da panneggiamenti. Fino ad oggi gli uomini usarono abiti di colori e forme statiche, cioè drappeggiati, solenni, gravi, incomodi e sacerdotali. Erano espressioni di timidezza, di malinconia e di schiavitù, negazione della vita muscolare, che soffocava in un passatismo anti-igienico di stoffe troppo pesanti e di mezze tinte tediose, effeminate o decadenti. Tonalità e ritmi di pace desolante, funeraria e deprimente. Oggi vogliamo abolirle.
Il cappello futurista sarà asimmetrico e di colori aggressivi e festosi. Le scarpe futuriste saranno dinamiche, diverse l'una dall'altra, per forma e per colore, atte a prendere allegramente a calci tutti i neutralisti. Sarà brutalmente esclusa l'unione del giallo col nero. Si pensa e si agisce come si veste. Poiché la neutralità è la sintesi di tutti i passatismi, noi futuristi sbandieriamo oggi questi vestiti antineutrali, cioè festosamente bellicosi. Soltanto i podagrosi ci disapproveranno. Tutta la gioventù italiana riconoscerà in noi, che li portiamo, le sue viventi bandiere futuriste per la nostra grande guerra, necessaria, URGENTE.
Noi futuristi vogliamo liberare la nostra razza da ogni neutralità, dall'indecisione paurosa e quietista, dal pessimismo negatore e dall'inerzia nostalgica, romantica e rammollante. Noi vogliamo colorare l'Italia di audacia e di rischio futurista, dare finalmente agl'italiani degli abiti bellicosi e giocondi.

(Cavini, Gentile, Gigliotti, Giustini, Gozzi) 

Nessun commento:

Posta un commento